Nell'aprile del 1945 (tra il 15 e il 25) arrivò a Lierna una colonna tedesca appartenente alla "Panzer Division" che occupò la galleria che si trova tra Olcio e Lierna bloccandola in entrambi i sensi di marcia.
Quello che risultò strano è che si limitarono ad occupare la galleria e a bloccarne il transito (bloccando così anche il commercio) senza mai innescare guerriglia.
Il gruppo di Partigiani nel quale militava Giulio Silvestrini, approfittando di un'allontanamento delle 2 sentinelle all'entrata nord della galleria, riuscì a catturarle e a barattarle con la possibilità di transitare nella galleria per recarsi a Lecco e tornare in giornata.
La trattativa ebbe successo e quando Giulio transitò nella galleria riuscì a vedere la composizione della colonna.
Si ricorda di camion, sidecar e un mezzo cingolato (forse un carro armato); ma quello che attirò di più la sua attenzione fu un carro che trasportava 2 missili.
Nel tornare, Giulio e i suoi 2 compagni che erano transitati con lui nella galleria, riuscirono a minarne l'ingresso.
Questo rese possibile la lunga trattativa, durata 2 giorni, che vedeva i tedeschi minacciati di essere seppelliti sotto la galleria se non avessero consegnato tutte le armi e non si fossero arresi.
Prima di arrendersi a una pattuglia inglese giunta sul posto proprio per la loro resa, i tedeschi gettarono nel lago svariato materiale di cui Giulio però non vide nulla. Altre testimonianze parlano di materiale bellico, mezzi di trasporto e materiale per le comunicazioni.
Sul perchè i tedeschi gettarono tutto nel lago nessuno sa nulla.
Forse avevano documenti segreti? Forse oggetti preziosi? Forsi armi strategiche?
Anche la resa alla pattuglia inglese rimane ancora oggi un mistero.
Con la "Missione 45" ci siamo posti l'obbiettivo di provare l'accaduto e di tentare di dare delle risposte.
Quello che risultò strano è che si limitarono ad occupare la galleria e a bloccarne il transito (bloccando così anche il commercio) senza mai innescare guerriglia.
Il gruppo di Partigiani nel quale militava Giulio Silvestrini, approfittando di un'allontanamento delle 2 sentinelle all'entrata nord della galleria, riuscì a catturarle e a barattarle con la possibilità di transitare nella galleria per recarsi a Lecco e tornare in giornata.
La trattativa ebbe successo e quando Giulio transitò nella galleria riuscì a vedere la composizione della colonna.
Si ricorda di camion, sidecar e un mezzo cingolato (forse un carro armato); ma quello che attirò di più la sua attenzione fu un carro che trasportava 2 missili.
Nel tornare, Giulio e i suoi 2 compagni che erano transitati con lui nella galleria, riuscirono a minarne l'ingresso.
Questo rese possibile la lunga trattativa, durata 2 giorni, che vedeva i tedeschi minacciati di essere seppelliti sotto la galleria se non avessero consegnato tutte le armi e non si fossero arresi.
Prima di arrendersi a una pattuglia inglese giunta sul posto proprio per la loro resa, i tedeschi gettarono nel lago svariato materiale di cui Giulio però non vide nulla. Altre testimonianze parlano di materiale bellico, mezzi di trasporto e materiale per le comunicazioni.
Sul perchè i tedeschi gettarono tutto nel lago nessuno sa nulla.
Forse avevano documenti segreti? Forse oggetti preziosi? Forsi armi strategiche?
Anche la resa alla pattuglia inglese rimane ancora oggi un mistero.
Con la "Missione 45" ci siamo posti l'obbiettivo di provare l'accaduto e di tentare di dare delle risposte.
Un grazie di cuore a Giulio Silvestrini che ci ha raccontato la sua meravigliosa storia a noi tanto preziosa.